#Frac, #tight o #smoking?
Cari sposi,
quando parliamo di matrimonio, sappiamo che i riflettori sono sempre puntati sulla sposa. Sarà per la vostra timidezza, perché non siete abituati a stare sotto i riflettori o a perdere tempo dietro a tutti i fronzoli che riguardano le nozze, ma voi meritate la stessa considerazione della vostra controparte.
In modo particolare anche lo sposo deve prestare attenzione al suo look personale. Non escludete che per la scelta del vostro abito non sia necessario uno studio preventivo e una ricerca accurata.
Ecco perché oggi mi voglio rivolgere agli sposi più stilosi dedicando una piccola guida al mondo della moda maschile sposo.
Prendete nota… vi spiegherò come distinguere le varie tipologie di abito tra frac, tight e smoking.
#frac
Il frac è il più elegante e formale di tutti i dress code maschili. Chiamato anche marsina, è tipicamente indossato da re, politici, direttori d’orchestra ecc., per occasioni particolarmente formali come la consegna dei Nobel. Ma può essere tranquillamente indossato per le nozze serali.
Se, invece, siete degli invitati e nelle partecipazioni di matrimoni troverete la dicitura “cravatta bianca” sarete obbligati ad indossarlo; mentre se troverete “cravatta nera” dovrete indossare lo smoking.
Il frac è composto da:
– Giacca: nera, monopetto (finto doppio petto), corta in vita e con due lunghe “codine di rondine” che si prolungano fino al retro del ginocchio. Si porta aperta, i bottoni (due file con al massimo tre bottoni per lato) fungono da ornamento e come i revers sono rivestiti in seta. Può essere impreziosita da un fazzoletto bianco candido. Le punte frontali, inoltre e il gilet finiscono poco sotto il punto vita.
– Gilet: obbligatorio e rigorosamente bianco, come anche la camicia. È profondamente scollato, tanto da coprire l’inserimento della camicia nei pantaloni. Le sue punte non devono mai superare quelle della giacca.
– Papillon: come per il gilet, è obbligatorio e anch’esso in piqué bianco.
– Pantaloni: affusolati, senza risvolto, neri e con pince rivolte verso l’interno. Sono ornati da due galloni (strisce di raso) lungo l’esterno della gamba.
– Scarpe: vanno bene di vernice (con o senza allacciatura), l’importante è che siano di colore nero.
Per chi volesse essere assolutamente elegante può essere accompagnato dal cilindro.
#tight
Chiamato anche tight coat, ovvero “giacca aderente”, è l’abito formale per antonomasia. Di origine britannica, è un abito spezzato maschile, adatto alle occasioni molto eleganti e alle cerimonie pubbliche, come la Royal Enclosure dell’Ippodromo di Ascot, ad esempio, o il matrimonio.
Il galateo lo consiglia per i matrimoni diurni e quando la sposa indossa un abito bianco classico e principesco.
Il tight è composto da:
– Giacca: monopetto in tonalità scura, grigia antracite o nera, sempre un solo bottone frontale e revers a lancia. Normalmente si trova anche un taschino sul petto (lato sinistro) con la pochette bianca o grigia e le immancabili code sul retro che scendono morbide fino al polpaccio.
– Camicia: bianca, con collo rigido alla francese, e con i gemelli che spuntano dalle maniche della giacca.
– Cravatta: qui la scelta è più libera, ma va chiusa con il tipico nodo windsord e fermata da una spilla.
– Gilet o panciotto: perfetto in color crema, grigio perla o per i più estrosi in seta colorata. È generalmente monopetto senza revers oppure doppiopetto con revers.
– Pantaloni: con pince e a righe sottili e verticali (normalmente in due toni di grigio) a motivo spinato o microgessato. Vanno indossati senza risvolti né cintura, ma con le bretelle.
– Calze: nere o grigie scure e di cotone.
– Scarpe: le più adatte sono le classiche Oxford nere lisce o stringate in vitello nero spazzolato.
Per chi volesse un perfetto dandy, potrebbe completare il look con un fiore all’occhiello, i guanti e un cilindro.
Avrete sicuramente sentito parlare spesso di mezzo tight. Non si allontana molto da questa descrizione. La differenza sta nella giacca che, nel caso del mezzo tight, diventa corta e senza coda, molto simile alla classica giacca da abito classico.
#smoking
È l’abito elegante per eccellenza. Il suo nome deriva dall’utilizzo che ne veniva fatto nel passato: la giacca da “smoking”, infatti, veniva utilizzata dagli uomini per entrare nelle sale per fumatori. Chiamato tuxedo (negli Stati Uniti), dinner jacket (dagli inglesi), lo smoking è un’evoluzione del frac al quale vennero tagliate le code per il Principe Reggente Edoardo VII alla fine dell’Ottocento, al fine di confezionare una giacca da sera, da indossare alle cene di corte.
Oggi è considerato un abito da gran gala e da feste formali, perfetto, per esempio, per la notte di San Silvestro.
Secondo il galateo, lo smoking non andrebbe mai indossato prima delle 18 per questo, anche se non andrebbe usato, si indossa nei matrimoni serali.
Tradizionalmente nero o blu notte, lo smoking è composto da:
– Giacca: monopetto, va sempre tenuta chiusa da un unico bottone. Il focus sono i revers in satin di seta, classici a lancia o a scialle. Quelli a scialle donano allo stile un aria più discreta, mentre quelli a lancia risultano più grintosi.
– Camicia: ovviamente bianca e con bottoni solitamente in madreperla. Da personalizzare con un colletto diplomatico e con i gemelli nei doppi polsini.
– Gilet: da indossare solo se la giacca è dotata di revers a lancia o a scialle. Il panciotto nero può essere sostituito dalla fusciacca (o cummerbund), una cintura di raso dello stesso colore del papillon.
– Papillon: in questo abito la cravatta non si mette mai. È sostituita dal farfallino, quasi sempre nero.
– Pantaloni: da prediligere in colore nero e senza passanti. Non devono avere il risvolto ma un gallone laterale di raso nero. La cintura è, per l’appunto, teoricamente bandita, ma ormai concessa (solo se sottile).
Calze in seta, bretelle e\o fascia in vita, calze in seta, scarpe nere lucide, fazzoletto da taschino e, volendo, guanti saranno indispensabili per completare il vostro look.
Le regole del galateo per queste tipologie d’abito sono piuttosto rigide. Se preferite qualcosa di più informale c’è sempre il classico completo maschile, che può essere altrettanto elegante.
Se anche voi, cari futuri sposi, sognate di essere impeccabili e pronti per essere al centro dell’attenzione il giorno delle vostre nozze, contattatemi…