Il rito d’ingresso è uno di quei momenti per i quali bisogna tener a mente qualche piccola regola di galateo. Rispettare l’ordine d’ingresso permette di avere una cerimonia ben strutturata, tuttavia questa successione varia a seconda delle situazioni.
Scopriamo insieme come affrontarlo passo per passo, con qualche pillola di bon ton che va dagli sposi agli invitati, sino ai rituali da affrontare a testa alta, senza paura di compromettere la propria acconciatura.
Partiamo dal presupposto che c’è differenza fra l’ordine d’ingresso per la cerimonia in chiesa e quella civile. Spesso questa scelta dipende dal parroco che segue le regole dettate dalla religione, le quali possono riguardare anche il dress code per l’abito da sposa e gli allestimenti.
In Italia ci sono due differenti ordini d’ingresso: quello tradizionale che vede la sposa arrivare per ultima all’altare; e quella più moderna, nella quale gli invitati attendono l’arrivo della sposa all’ingresso per poi entrare tutti insieme. Ovviamente quest’ultimo ordine a causa del Covid-19 non è al momento fattibile, per evitare assembramenti.
#invitati
Le regole del protocollo non risparmiano nessuno a partire dagli invitati: la puntualità è fondamentale. È vietato che entrino nel luogo della cerimonia dopo la sposa. Il galateo prevede che gli invitati ne aspettino l’arrivo sistemati già ai loro posti (i parenti della sposa si siederanno a sinistra mentre quelli dello sposo a destra), in modo da non creare confusione.
#sposo
Dovrebbe arrivare circa 20 minuti prima dell’orario indicato sulle partecipazioni. Secondo il galateo lo sposo fa il suo ingresso con la madre (o chi per lei) porgendole il braccio sinistro. Spesso accade che lo sposo arrivi accompagnato dagli amici più cari. In tal caso, aspetterà fuori dal luogo della cerimonia l’arrivo della madre per poi giungere insieme all’altare, dove la madre si posizionerà nel primo banco a destra.
Il suo arrivo deve indubbiamente precedere quello della sposa e quello dei vari ospiti in modo da accoglierli, svolgendo i primi convenevoli.
L’ingresso dello sposo in teoria dovrebbe essere preceduto da quello dei testimoni della coppia. In alcuni casi potrebbe essere preceduto dal padre dello sposo e dalla madre della sposa.
#paggetti #damigelle
Dovrebbero entrare, con al massimo 15 minuti di ritardo, i paggetti che precedono la sposa distribuendo petali di fiori e portando con sé il cuscinetto per le fedi.
Il corteo d’ingresso tradizionale prevede che i paggetti entrino sistemati in fila per due, anche se a causa del Covid-19 dovrebbero procedere singolarmente mantenendo la distanza di sicurezza.
Segue poi la sposa accompagnata dal padre; a chiudere il corteo ci saranno le damigelle che avranno il compito di sistemare e reggere velo e strascico.
#sposa
Infine, è giunto il momento dell’ingresso più atteso ovvero quello della sposa.
Sempre secondo il rito classico, arriva accompagnata dal padre (o chi per lui) con un ritardo non superiore ai 20 minuti. Il padre dovrà aiutarla a scendere dal mezzo di trasporto prescelto. La sposa dovrà porsi alla sinistra del padre dal momento che è quella la posizione che manterrà accanto al suo sposo.
Il velo va abbassato prima del rito d’ingresso e va tenuto giù fino all’arrivo sull’altare. Il padre dovrà sollevarle il velo una volta giunti all’altare, affidandola così al futuro marito dopo avergli stretto simbolicamente la mano.
Il bouquet di fiori va sorretto dalla mano sinistra, posato dopo l’ingresso e ripreso al momento dell’uscita. I guanti, se indossati, dovranno essere sfilati arrivati sull’altare in modo da poter dopo indossare la fede sulla mano nuda.
È importante ricordarsi di procedere elegantemente con sguardo mai basso ma rivolto all’altare, a passo sicuro ma non veloce, in modo da lasciarsi ammirare da amici e parenti.
C’è sicuramente un perché se l’ordine d’ingresso è così scandito, tuttavia negli ultimi anni sempre più sposi scelgono di incontrarsi fuori dalla location della cerimonia per entrare insieme. In questo caso il padre della sposa la aiuterà a scendere dall’auto e la accompagnerà ugualmente dal futuro sposo.
Non è raro trovare anche un parroco che sceglie di attendere i futuri sposi all’ingresso della chiesa, precedendoli nel dirigersi verso l’altare.
Oltre al corteo classico esiste, come prima anticipato, il corteo solenne dove lo sposo attende la sposa sul sagrato della chiesa, insieme a tutti gli ospiti. Al suo arrivo si salutano, lui le consegna il bouquet da sposa e si posizionano per l’ingresso. Entrano prima i paggetti, poi la sposa accompagnata dal padre, le damigelle, lo sposo accompagnato dalla madre, il padre dello sposo in coppia con la madre della sposa, in chiusura parenti ed amici secondo il grado di importanza.
In alcune situazioni, tuttavia, per definire l’ordine di ingresso bisogna affidarsi al galateo, ed è questo il caso delle cerimonie solenni, quelle che coinvolgono reali o personaggi di stato.
In questa particolare situazione l’ordine è molto rigido. I primi a entrare saranno i paggetti i quali potranno sia precedere che seguire la sposa.
A seguire la sposa che farà il suo ingresso sottobraccio al padre, dietro di lei le damigelle le reggeranno lo strascico e insieme si dirigeranno verso l’altare.
Dopo entrerà lo sposo a braccetto con la madre, seguito dagli altri due genitori, dai testimoni di nozze, amici e parenti stretti e, infine, tutti gli altri invitati.
In definitiva si può dire che l’ordine d’ingresso in una cerimonia solenne è dettato dall’importanza e dal ruolo che si riveste.
L’importanza dell’ingresso non è riferita solo alla tradizione e al galateo ma è sopratutto una questione di organizzazione. Pensaci: così come non daresti mai le bomboniere durante l’antipasto, altrettanto dovresti rispettare le tempistiche per l’ingresso dei partecipanti alla cerimonia.
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